Si è svolta oggi presso la sala Isma del Senato l’assemblea promossa dal senatore Michele Fina e dal gruppo del Partito Democratico, anche nell’ambito delle diverse delle audizioni che il gruppo parlamentare sta promuovendo in vista del dibattito sulla manovra. All’incontro c’erano i soggetti che hanno promosso l’appello per la proroga delle misure del superbonus: Ance, CNA Costruzioni, ANAEPA Confartigianato, Rete delle Professioni Tecniche, CONFAPI Aniem, Casartigiani, CLAAI, Confcooperative Lavoro e Servizi, Federcostruzioni, Legacoop produzione e servizi, AGCI, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil. Con loro oltre a Fina i parlamentari Walter Verini, Silvio Franceschelli, Simona Malpezzi, Vinicio Peluffo, Stefano Vaccari, Silvia Roggiani, Ubaldo Pagano, Virginio Merola, Augusto Curti, Marco Simiani, Antonio Misiani, Rachele Scarpa, Valeria Valente e Francesco Boccia. Presenti anche i rappresentanti degli esodati del superbonus.

“Con le scadenze ormai in arrivo siamo di fronte ad una bomba innescata, economica e sociale. Senza una proroga avremo un gravissimo effetto domino che farebbe saltare molti cantieri, determinando la retrocessione da parte dei condomini delle somme già liquidate a titolo di stato avanzamento lavori nei mesi scorsi. E’ fondamentale poi lo sblocco dei crediti incagliati”: dichiara il senatore Fina.

Sottolinea: “Ciò che serve è una proroga tecnica che consenta di concludere i cantieri in corso capace di bloccare anche la dinamica speculativa in atto. A questa proroga, e allo sblocco dei crediti, dovrà essere accompagnata un’azione politica e istituzionale per ricostruire una legislazione di medio e lungo periodo su rigenerazione urbana. Il Pd ha deciso finalmente di rimettere al centro dell’attenzione politica il diritto all’abitare, a partire dagli Stati Generali sulla casa che Pierfrancesco Majorino ha organizzato di recente a Venezia. Per questo un nuovo strumento legislativo a sostegno dell’efficientamento energetico degli edifici che erediti e migliori il superbonus deve essere una delle tessere di un mosaico che ricomprenda anche altre iniziative legislative: dal provvedimento sugli affitti brevi al contrasto al disagio abitativo, dal codice della ricostruzione alla rigenerazione urbana coniugata alla riduzione del consumo di suolo”.

Dall’incontro è emerso, spiega Fina, che la proroga tecnica “non risolve ogni aspetto della vicenda ma almeno consente di prendere tempo e salvare le imprese dal fallimento oltreché i condomini da sicuri contenziosi. Da non sottovalutare i profili di rischio per la sicurezza sul lavoro a fronte di una necessaria accelerazione che le scadenze imminenti determinerebbero in assenza di una proroga. Non meno grave sarà l’impatto su un ulteriore aumento dei costi materiali che sarebbe ingenerato assieme a una marcata flessione dell’occupazione nel settore edilizio. Un tema centrale è poi quello degli immobili pubblici e delle case popolari che hanno visto negli ultimi mesi un blocco generalizzato dei progetti di ristrutturazione a causa delle eccessive incertezze normative ed economiche”.